Zanzare, processionaria e vespa velutina

Azioni di prevenzione contro le zanzare

Per contrastare lo sviluppo delle zanzare ed in particolare della zanzara “tigre” negli scorsi anni l’Amministrazione Comunale ha provveduto a far effettuare trattamenti larvicidi da ditte specializzate mediante l’uso di prodotti biologici a basso impatto ambientale. Per l’anno 2017 il Comune di Rivalta di Torino ha aderito alla campagna di lotta alle zanzare ai sensi della L.R. 75/95 il cui soggetto attuatore regionale risulta l’IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente).

Si ricorda che è in vigore l’ordinanza sindacale n. 66 del 5 settembre 2016 nella quale vengono indicate le misure urgenti di prevenzione e di controllo per limitare la propagazione della zanzara tigre valide su tutto il territorio comunale dal 15 aprile al 31 ottobre di ogni anno. Si può trovare il testo dell’ordinanza nel box qui a destra (in basso per schermi piccoli).

Per chi volesse approfondire l’argomento sul sito dell’IPLA sono disponibili indicazioni dettagliate sia sul progetto regionale, sia sui principali metodi di contrasto alle zanzare da adottare in base allo stadio del loro ciclo di sviluppo e nei differenti ambienti (casa, giardino, orto, ecc.).

La processionaria del pino

La Traumatocampa pityocampa, è un lepidottero defogliatore che si nutre degli aghi di conifere (principalmente delle specie Pinus nigra e Pinus sylvestris); è comunemente conosciuto come “Processionaria del pino” per l’abitudine delle larve (bruchi) a disporsi in fila indiana quando escono dal nido. Mentre la farfalla non crea problemi, i bruchi hanno peli urticanti che non devono essere toccati.

Non va confusa con il bombice dispari o limantria (Lymantria dispar), oppure con il bruco americano (Hyphantria cunea), in genere diffusi a fine estate, che producono anch'essi "ragnatele" e sono altrettanto voraci, ma tuttavia non vengono ritenuti pericolosi per uomini ed animali. Mentre la processionaria è di colore grigio-nero-marrone, questi altri bruchi innocui sono di colore verde-nero.

Le piante attaccate da processionaria si riconoscono già fin dall’autunno per la presenza dei caratteristici nidi sericei sulle chiome, le cui dimensioni variano a seconda del numero delle larve. In primavera queste piante saranno soggette ad intense defogliazioni che, se interessano la parte apicale, possono provocare anche l’arresto della crescita, ma difficilmente conducono a morte la pianta ospite.
Nei mesi di marzo e aprile nelle aree colpite sono facilmente visibili le caratteristiche processioni di bruchi, a terra o sulle piante.

Il Comune di Rivalta ha emanato una apposita ordinanza che obbliga i privati ad intervenire per eliminare le infestazioni di processionaria sui propri terreni, disponibile nel link a lato. Per tutti questi tipi di bruchi è efficace il trattamento con Bacillus thuringiensis.

Per maggiori informazioni sulla processionaria consultare il sito della Regione Piemonte e la relativa scheda informativa.

La vespa velutina (calabrone asiatico)

Il Calabrone asiatico o vespa asiatica è la prima specie di vespa accidentalmente introdotta in Europa dall’Asia. La Vespa velutina è causa di molteplici danni alle produzioni apicole, sull’attività di impollinazione degli insetti pronubi e di competizione con specie native. Inoltre è un potenziale pericolo per i cittadini, in quanto e punture di Vespa velutina possono rivelarsi molto pericolose nel caso di punture ripetute o quando i soggetti coinvolti siano allergici al veleno della specie, potendo portare all’insorgenza di gravi sintomi fino ad arrivare allo shock anafilattico.

La Vespa velutina può essere facilmente confusa con il nostro Calabrone europeo (Vespa crabro). La Vespa velutina è caratterizzata da un torace di colore bruno molto scuro, tendente al nero. I primi tre segmenti (tergiti) addominali sono di colore bruno scuro con il margine posteriore di colore giallo o giallo-rossastro, il quarto è quasi interamente di colore giallo-rossastro, con l’estremità dell’addome bruno-rossastra. Le zampe sono scure, tranne le estremità (tarsi) di colore giallo, da cui il nome volgare Calabrone a zampe gialle. La parte frontale della testa (capo) è di colore giallo aranciato e le antenne sono di colore nero nella parte superiore e bruno in quella inferiore. La dimensione delle operaie varia tra 19-30 mm di lunghezza, con un'apertura alare compresa tra 37-50 mm.

Dettagliate informazioni si trovano sul sito www.vespavelutina.eu, dove si può anche contribuire al monitoraggio segnalando gli avvistamenti di questo insetto.