Premio Nazionale 2014

Sono stati 230 i progetti presentati all’ottava edizione del Premio Comuni Virtuosi, promosso dall’omonima Associazione, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, nelle cinque categorie previste dal bando: gestione del territorio, impronta ecologica, rifiuti, mobilità sostenibile e nuovi stili di vita.

Hanno presentato progetti 70 comuni da 35 provincie, con 13 regioni rappresentate (Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Calabria, Lazio, Campania, Veneto, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Puglia e Marche) tra cui otto città capoluogo di provincia: (Verona, Trento, Ravenna, Parma, Milano, Forlì, Bologna e Messina) che per la prima volta si sono messe in gioco rispetto a temi storicamente appannaggio dei piccoli centri.

La giuria, composta da docenti universitari, studiosi e giornalisti: Luca Mercalli, Adrea Segrè, Paolo Pileri, Giovanna Maria Fagnani, Alessio Maurizi, Andrea Bertaglio, Raphael Rossi, Luca Martinelli, Massimo Buccilli, ha ritenuto di individuare quello di Rivalta come il migliore progetto della sezione gestione del territorio.

Il premio, consistente in una targa con menzione, è stato consegnato all’assessore all’urbanistica Guido Montanari, che ha curato la presentazione della candidatura, durante la cerimonia che si è svolta lo scorso sabato 20 settembre, ad Agerola (Napoli), alla presenza del sindaco Luca Mascolo e dei dirigenti dell’Associazione dei Comuni virtuosi.

L’assessore di Rivalta non nasconde la sua soddisfazione: "Si tratta di un premio che ci fa molto piacere perché riconosce lo sforzo difficile che stiamo facendo per ridurre il consumo di suolo e per migliorare la gestione del territorio in un’ottica di tutela e di valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente naturale, con il contributo degli uffici tecnici e dei cittadini che sono sempre più sensibili su questi temi fondamentali per garantire una buona qualità della vita".

In effetti il progetto presentato sottolinea il processo di revisione del Piano regolatore vigente a partire da una nuova attenzione alla conservazione del verde, attraverso buone pratiche di gestione del territorio: dalla rinuncia ai diritti edificatori, alla revisione del regolamento edilizio, dalla promozione delle aziende agricole giovani, alla diffusione degli orti urbani, dalla gestione virtuosa dei rifiuti, alla mobilità sostenibile.