Chiesa della confraternita di Santa Croce

XVIII secolo

L’edificio fu costruito nel 1718 su disegno dell’ingegnere Giovanni Antonio Sevalle sul luogo della precedente chiesa dedicata a S. Rocco. Inizialmente destinata alle riunioni della Confraternita di S. Croce, antica congregazione delegata a condurre in sepoltura i defunti del paese, la chiesa fu aperta al culto nel 1730.

La facciata in mattoni, di forme armoniosamente barocche, è movimentata da sei finte colonne e impreziosita da fregi in cotto. Nella parte superiore si apre un rosone tondo in fregio ovale, sormontato da una meridiana, forse non coeva. A sinistra del fronte della chiesa è posto il campanile, con elegante cella campanaria e copertura a cipolla.

L’interno è a navata unica, con due cappelle laterali. La cappella di sinistra è dedicata a S. Generoso, di cui si conservano in una teca le spoglie, date in dono alla Confraternita dal conte Gioacchino Orsini nel 1823. Anche l’imponente altare maggiore barocco, in finto marmo policromo, fu donato dalla famiglia Orsini nel 1805.

Nell’area presbiteriale retrostante l’altare è presente un coro ligneo di pregevole fattura, cui si accompagna un leggio che sorregge uno spartito manoscritto, con i neumi quadrati dell’antica notazione musicale. L’interno, arricchito da affreschi tardo ottocenteschi, ispirati alla produzione del Gonin, e da importanti decorazioni a stucco, conserva un’importante quadreria barocca e un reliquiario settecentesco in filigrana argentea, con le reliquie della Santa Croce.

Sulla cantoria posta sopra l’accesso trova posto un organo, recentemente sottoposto a restauro e tuttora in uso, realizzato nel 1835 da Giovanni Amedeo Bussetti.

La chiesa della Confraternita di Santa Croce