Nevica e ho le prove. Cronache dal paese della cintura

Franco Arminio

“Come se ci si dovesse muovere in un eterno controtempo, sempre un po’ ai margini, sempre un po’ contrariati da quello che fanno gli altri. Eppure, alla fine, c’è poco spazio per inventarsi altro. Alla fine nel modo di passare le giornate, nel modo di fare politica o di intrattenere relazioni sentimentali si comportano tutti più o meno allo stesso modo. Ognuno ha l’illusione di avere la vita tra le mani e di condurla chissà dove, poi ci si accorge che forse siamo abitati da un sosia che vive e lavora al posto nostro. Noi non ci siamo.”
Un’umanità postuma e infantile, un paese di cattivo umore. Franco Arminio intreccia una pluralità di voci – stridule, sommesse, accalorate, inquiete – e racconta un mondo di affollata solitudine.

Franco Arminio è nato a Bisaccia, nell’Irpinia d’Oriente. Di lui Laterza ha pubblicato il volume di prosa Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia (2009). In quattro libri, dall’ottantacinque al novantasette, è racchiusa parte della sua vocazione di poeta; appena apparsa per le edizioni D’If, la raccolta di versi Poeta con famiglia. Alla poesia e alla scrittura – Diario civile (Sellino), Viaggio nel cratere (Sironi), Circo dell’ipocondria (Le Lettere) – affianca l’attività di documentarista. Ha creato insieme a molti amici “Comunità Provvisoria”, un movimento che si occupa della tutela dei paesi e dei paesaggi.