Storico

È partito a Settembre da Gerbole la quarta edizione del Bilancio Partecipativo

Con delibera della Giunta Comunale del 12 luglio 2016 sono stati nominati i componeneti del Gruppo di Lavoro Organizzativo (denominato GLO) e sono stati definiti gli stanziamenti economici del Bilancio Partecipativo 2016 che sarà gestito, anche per questa edizione, con la collaborazione del Centro Studi Sereno Regis e di due tirocinanti della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino che aiuteranno i cittadini nella progettazione.

Nell’organizzare questa quarta edizione, sulla base delle esperienze maturate in passato, l’Amministrazione ha deciso di confermare le migliorie e gli aggiustamenti segnalati dai cittadini o pervenuti in corso d’opera. Tra questi figura il budget di 30mila euro a disposizione per ogni quartiere per le opere da realizzare e il sorteggio pubblico dei cittadini invitati a partecipare alle attività dei vari gruppi che si è svolto nella serata del 20 luglio. I cittadini sorteggiati verranno raggiunti un mese prima dell’avvio del percorso da una lettera di convocazione cui dovranno rispondere.

Di seguito riportiamo due testimonianze di cittadine rivaltesi che hanno partecipato alla precedente edizione del Bilancio Partecipativo.

Flavia Gaudiano che ha partecipato al gruppo di Pasta e ora fa parte del GLO ha dichiarato:

Quello che penso io del bilancio partecipativo è una partecipazione attiva alla vita politica in genere, collaborando con l’Amministrazione anche solo segnalando problemi e idee per risolverli o progetti nuovi. Viviamo in un momento in cui non esiste più un senso di comunità, creare insieme servizi e progetti non è più importante, la politica viene considerata noiosa o inutile e non si ha più nessuna fiducia nella democrazia. Ognuno crede che le proprie idee non possano avere un impatto decisivo, considerando che chi le ha più volte espresse in questo paese e mi riferisco all’Italia e non a Rivalta, è stato soppresso. Per questo è importante che almeno a livello comunale si cerchi di ridare la speranza che le proprie idee contino e che si possa ancora cambiare, perchè farlo a Rivalta significherebbe cominciare a farlo ovunque, basta che le persone ritornino a crederci. E’ importante che le persone si sentano indispensabili per la comunità e che si cominci a sentire di nuovo un appartenenza a qualcosa di pulito. E’ importante far tornare quelle cose ormai considerate obsolete e inutili che una volta si chiamavano idee. In tante parole, visto che in poche non riesco a dirlo, in quanto sono logorroica, il bilancio partecipativo, trovo che non sia solo un esperienza sociale utile a noi stessi e alla città, ma una vera e propria lotta al sistema totalitario che si sta via via facendo strada in questa nazione.

Emilia Sarti che ha partecipato al gruppo di Rivalta Centro:

Partecipare al Bilancio Partecipativo significa contribuire come cittadino a proporre soluzioni ai problemi quotidiani della nostra città, portando le proprie conoscenze ed esperienze. E’ utile per farci capire che non tutti i problemi sono di così facile soluzione, sia a causa di procedure obbligatorie che di limitate risorse disponibili, ma è anche piacevole perchè conoscerete persone della vostra frazione che non avete mai visto. Se verrete sorteggiati il mio consiglio è non pensateci su e partecipate!

[Settembre 2016]