24 Lug 2017

Rifiuti sanitari radioattivi nell'inceneritore del Gerbido. L'Arpa esclude qualsiasi rischio per la salute dei cittadini

Nel termovalorizzatore del Gerbido sono stati bruciati rifiuti contaminati da isotopi radioattivi. È successo lo scorso mese di febbraio. Lo rende noto una relazione dell'ARPA del 19 luglio 2017. La relazione dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente esclude qualsiasi tipo di rischio per la salute dei cittadini.

Si tratta -fanno sapere dal Comitato Locale di Controllo- di due carichi di polveri di abbattimento fumi nelle quali sono state rilevate «concentrazioni anomale di Iodio - Isotopo radioattivo I-131, di norma utilizzato in ambito sanitario per attività di diagnostica e di radioterapia metabolica».

Il Dipartimento Radiazioni di Arpa Piemonte ha effettuato un sopralluogo all'inceneritore TRM, constatando che la radioattività rilevata è dovuta a una gestione non corretta di materiale contaminato, pervenuto in ingresso all'inceneritore. Nella relazione di ARPA si da atto che TRM ha già apportato modifiche e miglioramenti alle proprie procedure interne di controllo e gestione dei materiali radioattivi, sia in ingresso sia in uscita.

ARPA ha svolto controlli e verifiche sulla dispersione in aria di tutta la radioattività che può essere potenzialmente emessa dall'incenerimento di rifiuti urbani contaminati da I-131 di origine ospedaliera. Le simulazioni teoriche indicano, nelle condizioni peggiori, una dose per la popolazione mille volte inferiore a quella considerata per la soglia di "rilevanza radiologica" (10 microSievert/anno) e oltre 100.000 volte inferiore al fondo ambientale.

In allegato il Comunicato del Comitato Locale di Controllo