2° classificato
Ing. Carlo Luigi Ostorero P.H.D. arch.
La presente proposta progettuale si fonda sulla ricerca del corretto bilanciamento tra funzionalità degli spazi dedicati all’area a parcheggio e adeguata valorizzazione dell’elemento caratterizzante la piazza di nuova realizzazione, ovvero il monumento dedicato alle vittime Covid. Il contesto, tipicamente urbano ma dal forte carattere storico, viene quindi arricchito e rifunzionalizzato, con un’area a parcheggio ed una piazza commemorativa di aggregazione sociale. La connessione della piazza di nuova realizzazione con il centro storico avviene tramite la passerella pedonale, integrata con il contesto ma dal forte carattere scenografico. L’area di intervento di circa mq. 1.152, si trova così costituita da tre destinazioni funzionali, distinte ma profondamente interconnesse: Area a Parcheggio di mq. 625, Area Piazza Centrale di mq. 399 e Area Passerella di mq. 128.
La fruibilità della piazza è stata quindi garantita tramite l’individuazione delle principali scelte progettuali impiantistiche: Impianto di Illuminazione - videosorveglianza e impianto di regimentazione e smaltimento delle acque metoriche integrato con l’impianto di irrigazione
Nello sviluppo del monumento, si è scelto di dare vita al sentimento che ha accompagnato ognuno di noi in questo lungo periodo di pandemia: la solitudine. I diversi lockdown, le zone rosse, arancioni e gialle, il non poter vedere i propri cari, il dover rimanere soli in un ospedale, e tante altre azioni che abbiamo dovuto svolgere da soli, fino ad arrivare al più doloroso, grigio e drammatico degli eventi: il morire da soli. Gli schermi ci hanno “unito” ed accompagnato durante l’arco della giornata a livello lavorativo, intrattenitivo e sociale; tuttavia lo schermo è stato anche elemento di separazione: si sono rese necessarie nuove dotazioni per “proteggerci” dagli altri, come i plexiglass in qualunque ambito (scolastico, lavorativo, commerciale, ecc.). Il monumento prende così forma attraverso la drammatica solitudine e il trasparente schermo di separazione. Il sentimento di solitudine si tramuta nel concept formale del monumento stesso: blocchi rettangolari alti 2,70m, aperti su un lato e disposti a griglia, che prendono le sembianze di sepolture verticali; al loro interno una ristretta monoseduta in cemento. Lo spazio di passaggio fra i diversi blocchi è angusto per permettervi l’ingresso ad un singolo corpo, che lasciando il piano di calpestio della piazza, si eleva verso una un’altra dimensione all’interno della quale si sentirà oppresso e incupito. Il corpo sceglierà così un blocco da visitare e si accomoderà sulla seduta al suo interno; il lato aperto dei blocchi non è visivamente connesso con nessun altro, il suo interno è intimo, duro, freddo. Così quel corpo solo si ritroverà in una dimensione di riflessione, dove lo schermo, costituito dal doppio involucro di policarbonato, andrà a offuscare la realtà circostante allontandoci da essa. Oltre al monoblocco troviamoa anche il blocco triplo: esso rappresenta il riscatto, la speranza di ognuno di noi di non dover affrontare gli eventi della vita in solitudine; questi presentano al proprio interno due monosedute, seprate fra loro ma immerse nello stesso spazio intimo, dove due corpi possono condividere le proprie emozioni con il silenzio dell’anima.