1° classificato

RTP arch. Giulio Zanella, Francesca Coppola, Guido Baldrati

L’intera piazza sia vista e percepita come monumento: uno spazio simbolico, centrale, accogliente, capace di celebrare la vita in tutte le sue forme.
La recente esperienza che abbiamo tutti condiviso ci ha stretto in unico grande cordoglio, lasciando un senso di vuoto per i cari perduti, come di un abbraccio sospeso nel tempo.
Per questo motivo, la necessità di espandere l’idea stessa di monumento e aprirla a tutta la piazza. La piazza-monumento accoglie i visitatori e li abbraccia nelle sue forme che ricordano delle mani raccolte; è il racconto di un momento di interiorizzazione, rappresenta un gesto tenero in memoria delle vittime e contemporaneamente un invito a restare uniti.

Il monumento-simbolo, focus centrale della piazza, simboleggia invece la vita che riprende, la rinascita, un germoglio che si apre e si innalza verso il cielo, costituito dai due elementi verticali in vetroresina circondati da zampilli d’acqua che con i loro suoni festeggiano la bellezza della vita.

A completare la piazza-monumento sarà infatti una linea realizzata in pietra lungo parte del percorso pedonale, su cui saranno incise le parole - da raccogliere durante un’attività di partecipazione appositamente predisposta - che per i bambini e le bambine di Rivalta di Torino sono più significative per raccontare la memoria della pandemia. La loro azione costituirà la linfa vitale dell’intero progetto, aumentando il senso di identità e appartenenza dei cittadini.

La scelta di realizzare un luogo centrale di tanto rilievo simbolico e funzionale rispetto alla geografia urbana di contesto, ha visto la necessità di dare più spazio possibile alla Piazza Pubblica, riconfigurando la disposizione dei 25 posti auto (di cui uno per disabili), studiata in modo da occupare il minor spazio possibile pur garantendo l’accessibilità e gli spazi di manovra come da normativa.

Tavole 1° classificato