Rivalta e la Torino-Lione
Nell’attuale versione del progetto preliminare della parte nazionale, ancora in discussione presso i Ministeri competenti, il territorio urbano di Rivalta è ampiamente coinvolto, nella porzione di linea che dovrebbe collegare Avigliana con la periferia di Torino, a causa della scelta tecnica di attraversare lo Scalo Ferroviario di Orbassano.
In un primo tratto, dopo aver superato in galleria la collina morenica di Rivoli, la linea sarebbe realizzata con uno scavo a cielo aperto (trincea) a poche decine di metri dalle abitazioni più prossime al tracciato. Raggiunta la strada S. Luigi, il binario proseguirebbe fuori terra sulla piana agricola del torrente Sangone fino a raccordarsi con lo scalo ferroviario di Orbassano. Successivamente la parte fuori terra sarebbe ricoperta con una duna artificiale.
L’installazione dei cantieri, la cui durata dichiarata sarebbe di 7 anni, comporterebbe la costruzione di una pista di cantiere lungo tutto il percorso in territorio rivaltese, con conseguenti deviazioni delle strade provinciali verso Rivoli, Grugliasco e Torino.
Si possono prevedere ripercussioni in termini di disagi relativi ai trasporti (code, modifiche delle linee trasporto pubblico), inquinamento da polveri e rumori dovuti ai lavori di cantieri. Si renderebbe inoltre necessario l’esproprio e l’abbattimento di alcune abitazioni.
La procedura di Valutazione Impatto Ambientale recentemente conclusa ha ridotto l’estensione del cantiere di Rivoli allo scopo di diminuirne le emissioni, ma così facendo è quasi raddoppiato il numero dei passaggi giornalieri di camion di rifornimento sulla pista di cantiere.
L’occupazione di territorio determinata dall’opera comporterebbe una perdita stimabile nel 15% del terreno agricolo utilizzato nel nostro comune. Le abitazioni in prossimità dei cantieri potrebbero subire una riduzione del loro valore immobiliare; nel caso del Progetto Preliminare della tratta internazionale tale perdita è stata stimata fino al 40%.
Posizione del Comune di Rivalta verso il progetto
Il Comune di Rivalta di Torino ha avuto da sempre grandi riserve su quest’opera, anche quando non coinvolto direttamente dal tracciato, riserve motivate principalmente dalla sua inutilità in presenza di traffico merci in calo, dalle sue potenziali minacce all’ambiente ed alla salute delle popolazioni, espresse nell'analisi tecnica della Comunità Montana.
E’ evidente il calo costante del traffico ferroviario tra Italia e Francia, a fronte dell’ incremento costante con Svizzera ed Austria; il traffico stradale, in aumento fino al 2000 ma in brusco declino subito dopo, va relazionato alla temporanea chiusura del tunnel autostradale del Monte Bianco. Questi dati smentiscono le previsioni fatte negli anni ’90 di grande crescita del traffico merci, motivazione principale della NLTL.
Inoltre i costi di realizzazione sono altissimi, come mostra l'immagine sottostante, ed è a carico della collettività. Infatti non ci sono investitori privati e la quota italiana, almeno 8 miliardi di euro, dovrà essere reperita con nuovo debito pubblico; i 44 miliardi di debiti già contratti da FF.SS., RFI, TAV, ISPA per la realizzazione del sistema Alta velocità, sono stati caricati sui bilanci dello Stato fino al 2060 secondo i dati forniti dalla Repubblica italiana, Corte dei Conti - deliberazione n° 25/2008/G, 11 dicembre 2008.
Tale contrarietà si è concretamente manifestata in numerose mozioni del Consiglio Comunale, riconfermate dall’attuale amministrazione (espressione della lista Rivalta Sostenibile) e condivise da parte dell’opposizione (espressione della lista SEL) e culminate nella delibera n°45 del 5 luglio 2012 di uscita definitiva dall’Osservatorio Tecnico.
Accedi alle delibere della Giunta Comunale riguardanti la questione TAV.