1° classificato

“Giardino 45” – Il giardino della liberazione

Il monumento è caratterizzato da un insieme di segni in grado di evocare sotto forma di rito collettivo e quotidiano la liberazione e l’esercizio della libertà.

Della proposta progettuale si apprezza l’idea originale di concepire un monumento interattivo, seppur impiegando materiali semplici, ma durevoli. La progettazione del monumento e lo studio delle relazioni con l’ambiente circostante derivano da un approccio di tipo placemaking, ovvero l’attenta progettazione degli spazi pubblici per farne il cuore pulsante di iniziative di rigenerazione di quartieri, facendo sì che i fruitori del monumento e dell’area diventino i personaggi/protagonisti del monumento stesso.

La proposta progettuale, pertanto, concepisce lo spazio come luogo di incontro, di socializzazione e di crescita culturale e grazie ad elementi semplici, ma curati (acqua, luce e vegetazione) riesce a dare identità al luogo. Il monumento si configura come uno scenario da abitare, rendendo le attività collettive stesse che avranno luogo un raggiungimento figlio della liberazione.

L’idea nel complesso è stata giudicata vincente in quanto non si limita a rappresentare un’opera figurativa o un oggetto statico, ma si candida a innescare processi di incontro e scambio culturale.

Tavola 1

Tavola 2

Tavola 3