Di sana e robusta Costituzione

Oscar Luigi Scàlfaro
Gian Carlo Caselli

Prefazione di Carlo Alberto della Chiesa

Di sana e robusta Costituzione è un libro attuale.
In queste pagine di intrecciano i ricordi, le riflessioni, le emozioni di due rappresentanti esemplari dello Stato italiano e delle sue leggi.
Il primo, Oscar Luigi Scàlfaro, ha partecipato, ancora venticinquenne, all’Assemblea Costituente per poi essere eletto presidente della Repubblica all’indomani della strage di Capaci in cui perse la vita, con la moglie e tre agenti di scorta, il giudice Giovanni Falcone. Nell’ambito del mandato presidenziale, caratterizzato da frequenti tensioni istituzionali, Scàlfaro ha difeso con nettezza i princìpi costituzionali (la centralità del parlamento, l’indipendenza della magistratura, i doveri di solidarietà) richiamando più volte i cittadini e i loro rappresentanti ai valori della Repubblica.

Gian Carlo Caselli, prima di diventare procuratore capo presso il tribunale di Torino, è stato fra i massimi protagonisti della lotta al terrorismo e della lotta alla mafia, combattendo in prima fila i due fenomeni più aggressivi e sanguinari conosciuti dalla democrazia repubblicana. Per questo vive sotto scorta dal 1974.
Entrambi, tuttora, dedicano il loro impegno quotidiano a insegnare in tutta Italia il valore della legalità, il rispetto verso la Repubblica e le sue leggi. Da altri di questi incontri, autentiche lezioni di vita, sono tratti i brani che danno vita a questo libro.
Chiunque vi troverà materiale per imparare e per riflettere. Sia chi ha avuto la fortuna di partecipare direttamente a quei momenti, sia chi per la prima volta si avvicinerà ai ragionamenti e ai messaggi di questi due grandi testimoni civili.
Il libro, curato con generosità dalle persone che lavorano per “Libera” e “Acmos”, parte dal contesto socioculturale del dopoguerra per analizzare il processo costituente, si sofferma poi con curiosità e dovizia di particolari sulla storia italiana (estremamente incisivo il capitolo dedicato alla lotta alle mafie) e si concentra infine senza pregiudizi sulle proposte di modifica della Carta.

Il libro esce in un momento storico, culturale e politico in cui cresce l’urgenza di una piena consapevolezza costituzionale.
Infatti, come suggerito dagli stessi autori, l’Italia di oggi non è il Paese disegnato dalla Costituzione. E questo per una doppia ragione. Da un lato perché molte disposizioni sono rimaste nel tempo lettera morta o pure indicazioni di buona volontà, dall’altro perché molti princìpi e diritti costituzionalmente garantiti hanno subito negli ultimi anni ripetute aggressioni, al punto di compromettere l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e l’impianto democratico della Repubblica. Colpisce in particolare come nel corso degli anni siano stati proprio il potere legislativo e quello esecutivo a intaccare i valori costituzionali (certezza della pena, indipendenza della magistratura, libertà di informazione, scuola pubblica), senza evidenti distinzioni di campo politico.

Di sana e robusta Costituzione non è però un libro di protesta. Anzi.
Il libro ci ricorda che i princìpi costituzionali sono il punto di partenza, il traguardo ma, soprattutto, sono il percorso: la strada che devono seguire i cittadini italiani e le loro istituzioni.
All’inizio di quel percorso, sfociato nella Costituzione, le donne non votavano ancora. In questi decenni molti sono stati i progressi, ed è comunque doveroso riconoscerli: lo Statuto dei lavoratori, le conquiste civili (l’abolizione del delitto d’onore o l’introduzione del divorzio), l’elezione diretta dei sindaci e non solo. Il tutto affrontando le sfide del terrorismo e della mafia nel rispetto dei codici.
Tenere in mano la Costituzione oggi vuol dire ricevere e offrire speranza, concetto insito nella Costituzione. La pari dignità sociale e l’uguaglianza di fronte alla legge, l’inviolabilità dei diritti dell’individuo come singolo o nelle formazioni sociali, il ripudio della guerra, il diritto al lavoro, l’indipendenza fra Stato e Chiesa: questi princìpi rappresentano il punto di partenza, la nascita della Repubblica Italiana. Ne rappresentano le fondamenta e, per tale motivo, devono costituire il presupposto di qualsiasi intervento normativo.

Il fatto, però, che tali disposizioni non siano state spesso rispettate rende quei princìpi anche traguardo, orizzonte, obiettivo.
La lettura della Carta (pubblicata nella sua interessa al fondo del libro) richiama le parole armonia e rispetto. Armonia tra esseri umani in un dato territorio. Rispetto dei diritti individuali e collettivi.

Nella Costituzione, le istituzioni vengono descritte come naturale emanazione della volontà popolare e, come tali, sono previste con l’unico fine di servire i cittadini, lo Stato. Di questo fine si avverte la drammatica assenza nell’Italia di oggi. E questo è uno dei motivi per cui Di sana e robusta Costituzione è un libro particolarmente importante. Gli autori, infatti, hanno speso le proprie vite al servizio del popolo italiano. Oscar Luigi Scàlfaro ancora oggi si commuove quando racconta il dibattito costituente ai giovani che non si stanca di incontrare. Gian Carlo Caselli, dopo le stradi di Falcone e Borsellino, si offrì come volontario per andare a Palermo a guidare la Procura antimafia più esposta d’Italia. Tutti e due hanno dimostrato di amare il nostro Paese.

Questo è il percorso da seguire, che dal libro emerge chiaramente e con una forza che non deriva da semplice enfasi retorica, ma che nasce dal contenuto stesso delle prescrizioni costituzionali. È un messaggio alto, quasi rivoluzionario quello contenuto nella Costituzione.