Paola Garelli

Paola Garelli era nata a Mondovì (Cuneo), il 14 maggio 1916 e lavorava come pettinatrice. Con il nome di “Mirka” era entrata nella Brigata SAP “Colombo”, che operava a Savona. Qui svolse attività clandestina con compiti di collegamento e di rifornimento viveri e materiali per le formazioni partigiane operanti nel savonese.
Venne arrestata a casa sua nella notte fra il 14 e il 15 ottobre 1944 e per due settimane interrogata e serviziata. Il 1° novembre 1944 venne fucilata sul prolungamento a mare della Fortezza di Savona unitamente ad altri cinque partigiani di cui due donne. Nel libro “Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana”; si può leggere la commovente lettera che Paola prima di essere uccisa scrisse alla sua bambina:

“Mimma cara, la tua mamma se ne va pensandoti e amandoti, mia creatura adorata, sii buona, studia e ubbidisci sempre agli zii che t’allevano, amali come fossi io. Io sono tranquilla. Tu devi dire a tutti i nostri cari parenti, nonna e gli altri, che mi perdonino il dolore che do loro. Non devi piangere né vergognarti per me, quando sarai grande capirai meglio. Ti chiedo una cosa sola: studia, io ti proteggerò dal cielo. Abbraccio con il pensiero te e tutti, ricordandoti. La tua infelice mamma.”

Da Rivalta e la Resistenza, Gino Gallo